Gli adempimenti post mortem: cosa fare dopo la perdita di una persona cara
La perdita di una persona cara è un momento difficile, in cui è spesso complesso affrontare anche le numerose pratiche burocratiche che seguono il decesso. Tuttavia, conoscere in anticipo
gli adempimenti post mortem può aiutare a gestire con maggiore serenità gli aspetti pratici, evitando ritardi e complicazioni.
Tra successione ereditaria, reversibilità della pensione, rapporti con le banche e revoche di documenti personali come il porto d’armi, le procedure da seguire sono diverse e richiedono attenzione.
Successione ereditaria: passaggio di beni e diritti
Uno dei primi adempimenti da affrontare è la successione ereditaria, necessaria per trasferire ai legittimi eredi i beni, i conti e le proprietà del defunto. La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dal decesso all’Agenzia delle Entrate, e può essere gestita da un erede o da un professionista delegato (notaio o CAF).
In questa fase è importante verificare:
- la presenza di un testamento,
- la quota spettante a ciascun erede,
- le imposte di successione dovute.
Una corretta pianificazione e una documentazione precisa permettono di evitare contenziosi tra familiari e garantiscono il rispetto della volontà del defunto.
Reversibilità della pensione: come ottenerla
Un altro aspetto fondamentale riguarda la pensione di reversibilità, destinata al coniuge superstite o, in alcuni casi, ai figli o ai genitori del defunto. La richiesta deve essere presentata all’INPS o all’ente previdenziale competente, allegando il certificato di morte e i documenti anagrafici richiesti. La percentuale spettante varia in base alla composizione familiare e al reddito. È importante avviare la domanda tempestivamente, poiché la decorrenza della prestazione parte dal mese successivo al decesso. La reversibilità rappresenta un diritto, ma anche una tutela economica che garantisce continuità e stabilità al nucleo familiare rimasto.
Porto d’armi e documenti personali
Nel caso in cui il defunto fosse titolare di un porto d’armi, la legge prevede che i familiari ne segnalino la presenza entro tempi brevi alle autorità competenti (Prefettura o Questura). Le armi devono essere consegnate, cedute o distrutte secondo le modalità previste dalla normativa.
Allo stesso modo, devono essere restituiti o annullati documenti personali come patente di guida, carta d’identità elettronica, tessera sanitaria o passaporto, per evitare l’uso improprio e aggiornare gli archivi anagrafici.
Rapporti con banche, conti correnti e assicurazioni
Dopo un decesso, i rapporti bancari e finanziari del defunto vengono sospesi in attesa della definizione della successione. Gli istituti di credito bloccano conti correnti, libretti e cassette di sicurezza fino alla presentazione della dichiarazione di successione o dell’autorizzazione da parte degli eredi.
Eventuali assicurazioni sulla vita devono essere segnalate alla compagnia assicurativa, che provvederà alla liquidazione delle somme spettanti ai beneficiari indicati nel contratto. È consigliabile raccogliere in anticipo tutti i documenti relativi ai rapporti bancari e informarsi presso le singole istituzioni sui tempi e sulle procedure previste.
Affrontare gli adempimenti post mortem significa coniugare rispetto, memoria e responsabilità. Ogni pratica – dalla successione alla pensione di reversibilità, dalla gestione dei beni alla chiusura dei conti – rappresenta un passo necessario per dare ordine alle cose e garantire la tutela dei familiari. Affidarsi a professionisti esperti o a un servizio di assistenza post mortem può alleggerire il peso burocratico, permettendo di dedicarsi con maggiore tranquillità al ricordo e al valore affettivo della persona scomparsa.






