Dispersione delle ceneri: è possibile? Qual'è la normativa?

La dispersione delle ceneri dopo la cremazione è un tema molto sentito e spesso oggetto di dibattito tra i familiari del defunto. In Italia, la legge prevede la possibilità di effettuare la dispersione delle ceneri in natura, ma solo in zone apposite che rispettino specifiche normative. Previste dal comune ove si effettua la dispersione. Inoltre, è doveroso sottolineare che la Chiesa Cattolica è contraria alla dispersione ed all’affido in abitazione dell’urna.
COSA PREVEDE LA NORMATIVA
Per effettuare la dispersione delle ceneri è necessario ottenere l'autorizzazione del Comune di competenza, presentando la richiesta con la documentazione allegata. Inoltre, la dispersione delle ceneri non può essere effettuata in luoghi pubblici, parchi o giardini, oppure giardini di casa.
Inoltre, è importante ricordare che non è consentito effettuare la dispersione delle ceneri in acque interne protette, come i laghi di origine vulcanica, le riserve naturali o le zone di tutela ambientale. In caso contrario, si rischia di incorrere in sanzioni amministrative e penali.
Per quanto riguarda la dispersione delle ceneri in mare, invece, è possibile effettuarla fino a 12 miglia dalla costa, ma solo se la profondità delle acque è superiore a 200 metri. In ogni caso, è necessario rispettare le normative vigenti sulla tutela dell'ambiente marino e sulla protezione della flora e della fauna.
In conclusione, la dispersione delle ceneri dopo la cremazione è possibile in Italia, ma solo rispettando precise normative e ottenendo l'autorizzazione del Comune di competenza. È importante essere informati sui regolamenti in vigore per evitare sanzioni e per assicurare il rispetto dell'ambiente e della natura.


